II Incontro con il Cinema Latinoamericano – 2004

II Incontro Latinoamericano

Argentina

Garage Olimpo
Regia: Marco Bechis; Genere: Drammatico
Produzione: Classic Paradis Films Nisagra, Rai, Rai Cinema, Tele+.
Cast: Carlos Echeverria, Antonella Costa, Dominique,  Enrique Piñeyro, Pablo Razuk
Anno: 1999; Durata: 98’
Maria è una maestra militante di 19 anni che vive con sua madre Diane in una bidonville. Un giorno viene catturata dai militari e rinchiusa in un garage di Buenos Aires dove viene interrogata e torturata
Garage Olimpo è uno dei luoghi di tortura dei dittatori, che rievoca con truce e didascalica ricchezza di particolari la tragedia dei desaparecidos, gli oppositori al regime uccisi dai militari argentini, dal ’76 all’80. 25.000 persone che gridano da qualche parte vendetta e di cui il regista Marco Bechis si è fatto interprete, con autorità morale.

El abrazo partido

Regia: Daniel Burman; Genere: drammatico, Anno: 2004, Durata: 99 min
Un padre e un figlio si rincontrano. Il padre è andato in Israele a combattere e non è più tornato, ogni tanto manda delle lettere. Il figlio lavora con sua madre in una galleria del quartiere di Once e ha alcuni amici, Aaron francese, Pedro spagnolo

Bolivia

El día que murió el silencio
Regia: Paolo Agazzi; Sneneggiatura: Guillermo Aguirre e Paolo Agazzi; Anno: 1998; Durata: 118’
Interpreti: Dario Grandinetti, Gustavo Angarita, Elías Serrano, Guillermo Granda, María Laura García, Blanca Morrison

Un piccolo paese boliviano viene sconvolto per bel due volte, a distanza di anni, dall’irrompere della modernità e da due eventi di spettacolo. La prima volta da uno spettacolo teatrale durante il quale un marito vede in scena la moglie che fa l’amore con uno degli attori, inconsapevolmente messi allo scoperto da un sipario che doveva mantenersi chiuso, la seconda da un intraprendente argentino che in quello stesso villaggio aprirà una radio che gli abitanti finiranno per finanziare profumatamente con le loro dediche ed annunci…

Brasile
Malagrida

Regia: Renato Barbieri; Ricerca storica: Victor Leonardi; Anno: 2001, Durata: 73’
È un film documentario sulla vita, l’opera e la passione del padre gesuita Gabriele Malagrida (Menaggio 1689 – Lisbona 1761). Molto famoso nella sua epoca, sia in Brasile che in Portogallo, come pure nelle Colonie d’Africa e d’Asia, Malagrida era conosciuto come “O Taumaturgo do Brasil”, il Taumaturgo del Brasile.
Era infatti considerato un operatore di miracoli. Introdusse nel Nordest brasiliano una tradizione di fervida devozione, che verrà continuata, in seguito, sotto altre forme, dal Maestro Ibiapina, da Antônio Conselheiro e da Padre Cicero Ramão. Malagrida introdusse in Brasile la devozione, oggi popolarissima, al Sacro Cuore e a Nostra Signora della Buona Morte.

O Ovo/ L’Uovo
Regia: Nicole Algranti
Sogetto: Scritto da Clarice Lispector e Luiz carlos Lacerda/Tratto dall’omonimo racconto di Clarice Lispector
Narrazione: Maria Betânia; Anno: 2003; Durata: 11.30’
Interpreti: Chico Diaz, Lucélia Santos, Louise Cardoso, Karla Martins, Claudio Perotto, ecc

L’Uovo è un film omaggio a uno dei testi più famosi di Clarise Lispector (nonché uno dei favoriti della scrittrice), L’Uovo e la gallina.

Chi nacque prima: l’uovo o la gallina? Clarice Lispector risponde a quella domanda Shakespeariana che l’Umanità si chiede da quando imparò a pensare.
Clarice risponde con il suo stile originale e filosofico, toccando temi come l’identificazione tra
gli esseri (ci sono quelli che sanno la risposta, “gli agenti”), ed il segreto nascosto nei reconditi
dell’anima umana.
Quel segreto che la gallina protegge, dentro di lei, “perché attraversi i tempi”.
Il cortometraggio fu diretto da Nicole Algranti (fotografa ed anche indigenista), nipote di Lispector, e rappresenta una interessante esperienza narrativa, anche se a volte le immagini sono eclissate dal brillante testo e dall’ottima narrazione di Maria Bethânia

Mini Cine Tupy
Regia : Sérgio Bloch, Produzione: ABA Filmes, Durata: 11.30’, 2003, V.O. Port. Sott. It
Con materiali ricuperati, José Zagati montò una piccola sala di cinema nel garage di casa sua, a Sitio das madres, un assestamento nella periferia di São Paulo. La sala è attiva ogni domenica per i bambini, sempre se il proiettore funziona o se non piove, ecc. L’ingresso è libero.

Sérgio Bloch
Inizia la propria carriera professionale come attore di teatro e nel 1985 si dedica alla regia, esorden-do con il documentario Brasil Constituente 87. Nel 1989 diventa direttore associato di Link Produc-tions, società con la quale produce e dirige numerosi documentari per istituzioni ed organizzazioni non governative. Tra le sue opere, nelle quali affronta di temi sociali di grande attualità, i documen-tari Quem é Vocë? (1994), incentrato sul multiculturalismo, Pirituba Futebol Clube (1995), sulle prime Olimpiadi del movimento di contadini deprivati della terra dello Stato di São Paulo ed il pluripremiato Burro-Sem-Rabo (1997), sulle persone che raccolgono per le strade di Rio de Janeiro i rifiuti che possono essere ancora utilizzati, vincitore dei Premi: Festival de Cinema e Video di Curitiba; OCIC e Premio del Pubblico per il Miglior Lungometraggio al Festival di Maranhão e Premio Kodak al Festival di Recife, ed altri a livello internazionale.
As tres Marias (Il cuore criminale delle donne)
Regia: Aluizio Abranches; Drammatico, Durata: 90’, Anno: 2002
Firmino Santos Guerra è un ricco proprietario terriero che vive nel nord est del Brasile. Rimasto vedovo con due figli difficili, sogna di poter riconquistare Filomena Capadocio, donna amata trent’anni prima, ora madre di cinque figli. Ma, quando viene respinto, si vendica ordinando la morte di tutti i maschi dela famiglia Capadocio.

Tieta do Brasil (Tieta do Agreste)
Regia: Carlos Diegues; Soggetto: dal romanzo di Jorge Amado
Musiche: Caetano Veloso, Anno:1996, Durata: 110′
Interpreti: Sonia Braga,  Marilla Pera, Patricia Franca, Leon Goes, Heitor Martinez Mello, ecc
L’origine letteraria ci viene ricordata subito, ad inizio. Jorge Amado, l’autore del romanzo, si presenta, dice qualcosa e rispettosamente saluta. Ricomincia il film. Tutti a Sant’Ana do Agreste, idilliaco, sperduto e senzatempo paese archetipo di un certo Brasile, aspettano nervosamente l’arrivo di Tieta. Scacciata malamente dal padre per i suoi lubrici costumi quando era solo una giovinetta, Tieta ha già, prima ancora di arrivare, gettato il paese in un grande subbuglio; vi è che da allora sono passati ventisei anni e della sua vita si sa talmente poco! E i paesani, questo si sa, sono premurosi…

Cile
Omaggio a Pablo Neruda
Pablo Neruda Hombre
Regia: Simona Baldelli e Andrés Arce
Ideata da S. Baldelli e Valentina Fabbri
Voce di Neruda: Stefano Mondin
Voce di Malva Marina: S. Baldelli
Anno: 2004; Durata: 5.30’

Malva Marina Reyes (il vero cognome di Neruda era Reyes) nacque a Madrid il 18 agosto 1934. La bambina, però, nacque col marchio indelebile dei fiori transitori: Malva nacque idrocefala, e la sua nascita forse segnò il poeta con un dolore definitivo, perché non esiste dolore più intenso dell´avere la certezza che si sopravviverà ai propri figli.
I versi in cui Neruda parla di sua figlia sono tristi, enigmatici, come se il poeta avesse cercato di salvarsi dal dolore con la perfezione del suo genio: «Oh, bambina tra le rose, oh pressione di colombe/ oh guarnigione di pesci e roseti/ la tua anima è una bottiglia di sale riarso…» Malva Marina continuò la sua esistenza vegetale a Gouda (Spagna), abbandonata anche dalla madre, che l´affidò in custodia a una coppia di olandesi. L´acqua che ristagnava nella sua testa la lasciò a galleggiare nel ventre benigno degli assenti, e si rifiutò di nascere in un modo di trepidazione e spavento. Malva Marina, morì il 2 marzo, a soli otto anni.

CD: “Canto Neruda”

Lead Vocals: Tosi Poleri
Backgroun Vocals: Tosi Poleri / Eugenio Chabaneu
Guitars: Eugenio Chabaneu
Keyborards: Claudio Rovagna
Percussion: Mauro D’Alessandro, Alberto Digiacomo e Jack Tama
Kena and siku flautes: Roland Ricaurte
Violin, viola: Marcello Sirignano
Eletric bass: Alessandro Saba
Acoustic: Ermanno Dodaro
Digeridoo: Carlo Brignola
Children voices: Guy Filabozzi, Michel Chabaneu

Tosi Poleri ha tratto ispirazione per “Canto Neruda” nell’estate del 2000, quando propose a Chabaneau l’idea di comporre della musica per accompagnare la poesia di Neruda e di presentarla al Festival globale di musica sacra in Thailandia, un progetto per il terzo millennio ideato e promosso dal HH Dalai Lama.
In seguito al successo ottenuto al Festival da uno di questi pezzi (“Oda a la Esperanza”), Chabaneau ha sviluppato un ciclo per altre nove poesie di Neruda con il risultato di produrre il CD intitolato “Canto Neruda”, che include, tra l’altro, la partecipazione musicale di dieci Monaci tibetani (“Oda a la vida” e “Oda a la cama”).

Colombia
La vendedora de rosas
Regia: Víctor Gaviria, Soggetto: Carlos Eduardo Henao, Diana Ospina y Víctor Gaviria, inspirado en un cuento de Hans Christian Andersen
Paese: Colombia, 1998, Durata; 120’
Cast: Leidy Tabares , Marta Correa , Mileider Gil, Diana Murillo, Liliana Giraldo, Alex Bedoya (Milton), Yuli García, Elkin Vargas, John Fredy Ríos, Robinson García, ecc

Immersione totale: in quello che chiamano l’inferno di Medellín. Ma sul filo della “Piccola fiammiferaia” di Andersen. Sulle traccia di un’adolescente, che offre rose agli avventori dei ristoranti. Quando non è completamente fatta, di colla. Come tutti gli altri ragazzi (bambini?) di Medellín. Con un ritmo infernale (d’inquadrature, di stacchi, soprattutto di sfondi, di dialoghi incessanti, di musiche, di suoni), un modo di buttarsi a capofitto nella realtà con tale impeto che uno si dice che non potrà durare più di dieci minuti, il film di Gaviria tiene. E come!. Con la forza di un documentario, per la continua presenza degli ambienti veri, ma più vero di un documentario: per l’assenza di qualsiasi giudizio morale…

Cuba
Cuba Feliz
Regia: Karim Dridi; Nazione: Francia; Genere: Documentario/musicale
Anno: 2000, Durata: 90’
Questo film musicale sull'”alma de Cuba”spesso suscita quasi automaticamente un confronto con “Buena Vista Social Club” di Wenders, paragone che può essere fatto soltanto sulla base della musica e dell’ambientazione se consideriamo che Wenders intervistava i vari personaggi, in una sorta di presentazione, mentre Karim Didri si tiene costantemente al di fuori della pellicola, lasciando pochi spazi al dialogo e basando tutto il lavoro sulla musica e sulle immagini.
Girato con una cinepresa a mano ed un solo microfono, quasi a non voler contaminare Cuba per meglio coglierne l’essenza, “Cuba Feliz” è un “road-movie” in cui seguiamo il cammino di Miguel del Morales detto “El Gallo”, un menestrello, cantastorie itinerante che partito da l’Avana percorre varie tappe dell’Isola Grande per ritrovarsi esattamente al punto di partenza.
La musica, spina dorsale del film, spazia tra i generi più vari: blues, jazz, melodica e persino rap.

Un señor muy viejo con alas enormes
Regia: Fernando Birri
Soggetto: dall’omonimo racconto di Gabriel García Márquez
Sceneggiatura: Fernando Birri e G. García Márquez
Musica: Gianni Nocenzi e José Marí Vitier
Canzoni: La vida no vale nada, di Pablo Milanés
Produzione: Instituto Cubano del Arte e Industria Cinematográficos, La Habana-Laboratorio de Poéticas Cinematográficas de Fernando Birri, s.r.l – Televisión Española S.A. Madrid
Interpreti: Fernando Birri, Daysi Granados, Asdrubal Meléndez, Luis Alberto Ramírez, Adolfo Llaurado, Silvia Planas, María Luisa Mayor, ed altri.
Anno: 1998, durata: 96’

Il ciclone porta con sé un signore alato fino al paesino costiero, e la sorpresa, la curiosità e la speculazione si scatenano intorno a lui.
Sin dal primo paragrafo ci viene presentata una situzione che, seppur priva di fattori soprannaturali, è caratterizzata dal disordine degli elementi naturali: l’eccesiva quantità dei granchi, la pioggia interrota da tre giorni…Basato sul romanzo di García Márquez, Birri offre un’immagine del popolo (le masse, come si diceva prima), che non si adatta ai manuali.

Ecuador
Ratas, ratones, rateros
Regia: Sebastián Cordero; Anno di produzione:1999, Durata: 99’

La vita di Salvatore, un giovane ed ingenuo delinquente, viene sconvolta gravemente a causa dell’arrivo di suo cugino Angel, un ex carcerato che cerca denaro facile e un nascondiglio dove rintanarsi. “Ratas, ratones y rateros” mostra il mondo dei piccoli delinquenti in una città latinoamericana. Un racconto sulla perdita dell’innocenza, attraverso la storia di un giovane che perde le poche cose che avevano un senso nella sua vita

El Salvador
Rostros: di un film di Alejandro Cotto
Regia: Gullermo Escalón; El Salvador, Anno 1993, Durata: 45’
Cuando yo soñaba un mundo al revés
Regia: Jorge Dalton; Produzione: With a little help from my friends producciones, Durata: 26’
Anno: 2004
È un omaggio a Cuba, la sua seconda Patria.
Me Arte en la Pared
Regia: Jorge Dalton; El Salvador 2004, Durata: 11’, Anno: 2004

L’Avana e San Salvador, luoghi in cui girovaga l’opera del pittore cubano- salvadoregno Gustavo Echeverría (Cutty) orinatoi privati e pubblici in un ambiente sociale carico di erotismo sfrenato, ambienti di violenza, ironia straripante, feticismo marcato e una costante allusione alla “città che non vediamo”,  fanno parte del comportamento e poetica  di questo voyerista.

Messico

Amores perros
Regia: Alejandro Gonzáles Iñárritu; Genere: Dramma urbano; Durata: 147’
Cast: Emilio Echevarría, Gael García Bernal, Goya Toledo, Vanessa Bauche, Jorge Salinas, Marcos Pérez, Rodrigo Murray, Humberto Busto, ecc
Città del Messico al sorgere di un nuovo secolo. Un terribile incidente automomobilistico diventa
il punto d’incontro di tre “amori bastardi”. Octavio, un giovane adolescente innamorato della sua cognata, ha trasformato il suo cane “Cofi” in un’arma letale con la quale sogna di fuggire dalla sua miseria amorosa. Valeria, una splendida modella, vede la sua carriera stroncata e la sua nuova vita assieme a Daniel, mentre il suo cagnolino “Richi” rimane intrappolato, come lei, negli angusti limiti del suo appartamento. Invece il taciturno Chivo, un ex guerrigliero che non può avvicinarsi alla figlia che un giorno abbandonò, sublima il suo bisogno d’amore raccogliendo cani per strada. Nessuno di loro ritornerà ad essere lo stesso dopo l’incidente. Tutti, incluso i cani,
Troveranno un destino molto diverso da quello che un giorno avevano immaginato.

Frida, naturaleza viva
Regia: Paul Ledouc; Genere: drammatico biografico, Produzione: Maunel Barbechano Ponce
Sc: Paul Leduc e José Joaquín Blanco, Musica: Fragmentos de piezas de Camille Saint-Saëns
V.O. Spagnolo, Sott. Italiano, Anno: 1986, Durata: 108’
Cast: Ofelia Medina, Juan José Gurrola, Salvador Sánchez, Max Kerlow, Claudio Brook.
Capolavoro di Ledouc. Sul letto di morte la pittrice Frida Kahlo ricorda la sua vita. Dalla sua mente- e dallo schermo-sfilano i personaggi e le situazioni più significative della sua tormentata esistenza.

Señorita extraviada
Regia: Lourdes Portillo; Anno: 2002, Durata: 74’, V.O. Spagnolo/inglese; sott. it

Quando Lourdes Portillo vide il libro Laboratorio del Futuro, di Charles Bowdem, dove venivano descritti in forma nuda e cruda, i cadaveri delle giovani assassinate a Ciudad Juarez, decise che era venuto il momento di fare qualcosa per mostrare al mondo come, in quella città di frontiera, centinaia di giovani donne provenienti dagli strati più poveri della società, scomparivano, sequestrate, violentate, torturate e assassinate.
Un documentario di denuncia sociale
Per realizzare il documentario che sicuramente entrerà negli annali della storia, Lourdes Portillo, percorse con le sue macchine da presa le strade e i quartieri più poveri. Parlò con i genitori, le operaie, le autorità,  gli avvocati. Esplorò insieme alle “cuadrillas de búsqueda” (familiari delle persone scomparse) il terribile Lote Bravo. Il calvario delle vittime innocenti rivisse attraverso le testimonianze. La regista intervistò la popolazione terrorizzata da quel nemico invisibile che ha occhi e orecchie dappertutto. Riuscì ad arrivare perfino dall’infame “Egiziano” un serial killer al quale venne attribuita la morte delle giovani nel 1992: ma gli assassini e le sparizioni continuarono. La regista parlò anche con i membri di una banda di camionistii che le autorità indicavano come gli autori degli assassini del 1993: ma pochi giorni dopo il Lote Bravo continuò a vomitare cadaveri su cadaveri di ragazze per la maggior parte minori di 15 anni. Così Lourdes Portillo  continuò a tessere la verità. Riuscì a intervistare una sopravvissuta che le raccontò degli orrori ai quali fu sottomessa in una caserma dove poliziotti drogati, tra i quali una donna, la violentarono e torturarono. La ragazza raccontò inoltre che, essendo stata  rinchiusa in una stanza, vide una quantità enorme di vestiti da donna e foto che riproducevano il processo di tortura e morte di alcune giovani e che mostravano il modo in cui i cadaveri venivano bruciati nel deserto. Quei poliziotti furono arrestati ma poco tempo dopo ricominciarono a uscir fuori cadaveri….
Paraguay
El portón de los sueños/Il portone dei sogni

Regia: Hugo Gamarra; Soggetto: Augusto Roa Basos, Sceneggiatura: Hugo Gamarra, Augustín núñez, Gloria Muñoz.
Narrazione: Augusto Roa Bastos
Anno di produzione: 1998, Durata: 90’, V.O. Spagnolo-Sott. It
Interpreti: Augusto Roa Bastos, Agustín Nuñez, Juana Espínola, Carlos Rodríguez, e gli operai della “Azucarera Iturbe”.

Augusto Roa Bastos, vincitore del Premio Cervantes nel 1989, ritorna dall’esilio e realizza un viaggio fifico e onirico nel contempo, attraverso i luoghi della sua gioventù, alla ricerca dei personaggi che ha trasferito ai suoi racconti, spinto dalla voglia di scrivere il suo ultimo romanzo, Contravida.
Il film fu girato in luoghi naturali: è un mix che unisce documentario e finzione, rappresenta un’avventura poetica che rivela l’universo mitico dell’autore e la attuale realtà del Paraguay… da noi purtroppo poco conosciuta.

Miramenometokei
Regia: Enrique Collar; Anno: 2003, Durata: 90’, V.O. Spagnolo, Guaraní

Vittoria è una giovane che fin da piccola visse segnata da segreti familiari. Nonostante lo sguardo da adolescente e ingenuo, conserva ricordi perturbati del passato nascosti nel cuore. La vita non le appartiene, deve trovare e tracciare il suo destino.
Prova a uscire dal suo ambiente e conosce Alfredo, un uomo attraente e con una buona posizione economica che indubbiamente riunisce le caratteristiche che una ragazza come Vittoria sogna da sempre. Vuole far parte di questo nuovo mondo, allontanarsi dall’ambiente familiare e, perche no, anche dal fidanzato Aurelio.
Cambi insperati avvengono nella vita di Vittoria, ma tuttavia non riesce a riempire il gran vuoto dentro di sè.
I ricordi, assieme alle nuove realtà, la opprimono e tornano le menzogne come ripetizioni del passato. Segreti, dolore, potere e la inevitabile vendetta dell’innocenza perduta. La sua anima sente che deve di nuovo cambiar sentiero, ma prima, la sorte si incaricherà di disegnare la mappa misteriosa che conduce inesorabilmente nel luogo dove una volta conobbe Alfredo.

Perú

Choropampa : Il prezzo dell’oro
Regia: Ernesto Cabellos; Nazione: Perù, Anno di produzione: 2002, V.O. Spagnolo, Sott. it

Un devastatore rovesciamento di mercurio da parte della compagnia mineraria d’oro più grande Del mondo, trasforma un tranquillo paesino di contadini peruviani in un falò di resistenza civile.
Un coraggioso e giovane sindaco emerge per guidare la sua gente alla ricerca di risarcimenti sanitari
E soprattutto di giustizia.

Pantaleón e le visitatrici
Regia: Francisco Lombardi; Nazione: Perù, Genere: commedia, Durata: 142 min, Anno: 2000
Salvador del Solar, Angie Cepeda, Pilar Bardem, Patty Cabrera, Tatiana Astengo, Mónica Sánchez

Pantaleon Pantoja è capitano dell’esercito peruviano, considerato un serio ed efficente ufficiale, viene incaricato di organizzare un servizio di “visitatrici” per soddisfare le esigenze sessuali dei soldati che si trovano negli avamposti più lontani della giungla…
Il regista è un nome famoso in Sudamerica per la sua forte coscienza politica e per la sua attenzione ai problemi della realtà sociopolitica del Perù.

Uruguay
Mario Benedetti y otras sorpresas
Regia: Alessandra Mosca; Fotografia: Davide Cremaschi, Interprete: Mario Benedetti e la partecipazione amichevole di: Eliseo Subiela e Dario Grandinetti, V.O.spagnolo, sott. It, Durata 58’, Anno: 2004
Il documentario racconta la storia di una ragazza italiana che s’innamora della poesia di Mario Benedetti durante un viaggio in Argentina. A partire da quel momento sogna d’incontrarlo e dopo sei anni d’attesa e di ricerche ci riesce intervistandolo dapprima a Venezia poi in Uruguay. Il documentario ruota intorno alla poesia di Benedetti, al suo rapporto con il lettore, alla sua visione del mondo. Il poeta diviene narratore di se stesso, tanto nella cornice politica che in quella sentimentale. Ma è anche un viaggio di voci e di paesaggi. Tra Roma, Venezia, Montevideo e Buenos Aires emergono altre vite, altri sguardi preziosi come quelli di Daniel Viglietti (noto cantautore popolare uruguaiano), Dario Grandinetti (co-protagonista di Parli con lei, film di Pedro Almodóvar), Eliseo Subiela (regista di “El Lado Oscuro Del Corazón) e degli attori che transitano i suoi testi. Emerge la vicenda del suo esilio per ragioni politiche, il tenero rapporto con la moglie, la sua esperienza a Cuba con Fidel Castro e con la Casa  De Las Américas di cui e’ stato uno dei principali promotori.