Omaggio a Jorge Luis Borges

A Roma, Omaggio a Jorge Luis Borges, Scrittore Universale.

Presso il TiberScreen, Isola del Cinema (Ospedale Fatebenefratelli) – Trastevere.
Sabato 18 giugno 2011, ore 20:30 in occasione dei 25 anni dalla scomparsa dello scrittore argentino Jorge Luis Borges (24 agosto 1899 – 14 giugno 2011), l’Associazione culturale Nuovi Orizzonti Latini in collaborazione con l’Isola del Cinema, con il Patrocinio dell’Ambasciata Argentina e  dell’Università “La Sapienza” di Roma, ha organizzato la serata intitolata “25 Anni senza Jorge Luis Borges”.
Il programma è composto dal saluto di Giorgio Ginori (direttore dell’Isola del Cinema), dall’intervento di un Rappresentante dell’Ambasciata Argentina, e dalla conferenza del Prof. Luis Dapelo “Borges, uno scrittore universale” , seguito dalla proiezione del film Un Amor de Borges.
Al termine della serata seguirà un rinfresco gentilmente offerto dal Ristorante Baires.
Per informazioni:

Sonia Castillo, Cell. 3920989238 www.nuoviorizzontilatini.it
www.isoladelcinema.com 06 58 333 113
Ringraziamo i nostri sponsor: Baires, Alberico Albarella SAS, Libreria Spagnola, Kipus Films, Ristorante Etnico “La Fortaleza del Inca”.
Grazie di cuore a Javier Torre, regista del film Un Amor de Borges.

INGRESSO LIBERO!
Jorge Luis Borges
Jorge Francisco Isidoro Luis Borges Acevedo è nato il 24 agosto 1899 a Buenos Aires. Dal 1914 al ’21 segue i suoi genitori in Europa. Frequenta gli studi a Ginevra e in Spagna.
Nel 1925, Borges incontra Victoria Ocampo, la musa che sposerà quarant’anni dopo. Con lei stabilisce un’intesa intellettuale destinata a entrare nella mitologia della lette-ratura argentina.
L’attività pubblicistica di Borges è infaticabile. JLB è afflitto da una forma incurabile di miopia, la cecità progressiva, da fattore fisiologico, esplode con virulenza in un nucleo metaforico che nutre l’opera narrativa di Borges e ne alimenta la leggendaria visionarietà.
Tra il ’33 e il ’34, tale visionarietà sfocia nell’invenzione della storia come menzogna, come falso, plagio, parodia universale. Nel 1938 lo scrittore ha un incidente che lo costringe per parecchio tempo all’immobilità, dopo un attacco di setticemia che ne minaccia gravemente la vita.
Questa drammatica situazione provoca in JLB il terrore di una perdita totale di crea-tività. Nulla di più falso. Negli anni della malattia, lo scrittore argentino concepisce alcuni tra i suoi capolavori, che vengono raccolti e pubblicati nel ’44 col titolo di Ficciones. A distanza di cinque anni escono anche i racconti di Aleph.
A questo punto, Borges è uno dei maggiori scrittori argentini di tutti i tempi. Virtuosista di razza, conferma la sua fama scendendo sul piano della saggistica pura, con le sue Otras Inquisiciones (1952).
Nel 1955 Borges viene nominato direttore della Biblioteca Nazionale, ciò che aveva sempre sognato di fare. Con spirito eminentemente borgesiano, lo scrittore commenta così la nomina: “E’ una sublime ironia divina ad avermi dotato di ottocentomila libri e, al tempo stesso, delle tenebre”.
E’ l’inizio di un lungo e fecondissimo tramonto, nonostante la morte avvenga molto più tardi, il 14 giugno 1986. Accanto a Borges è la sua seconda moglie, l’amatissima María Kodama.
Labirintica, regno di specchi e falsi piani, l’opera di JLB ha stabilito il primato della linea fredda, trionfante nella prosa latina fino all’avvento del Realismo Magico di García Márquez, che pure è una diretta emanazione delle suggestioni visionerie dello scrittore argentino. Non è possibile pensare alla tradizione postmoderna, alla letteratura di Calvino e di Eco senza l’esistenza dei libri di Borges, autentico giardino in cui i sentieri si biforcano e si uniscono nel medesimo istante.
Fonte http://www.riflessioni.it/enciclopedia/borges.htm

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Prof. Luis Dapelo
Luis Dapelo ha studiato Scienze Politiche presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” (1984-1987), Lingue e Letterature Straniere Moderne presso l’Università degli Studi di Genova dove si è laureato “cum laude” con una tesi di traduzione di Un mundo para Julius di Alfredo Bryce Echenique (2000). Nell’anno accademico 2002-2003, ha frequentato i corsi di dottorato di Tulio Halperin Donghi e Beatriz Sarlo presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Buenos Aires (UBA). Nel 2006 è diventato Dottore di Ricerca in “Studi Americanistici” con una tesi sulla traduzione e ricezione della letteratura del Boom in Italia (1960-1976). Ha partecipato a numerosi convegni presso le Università di Brown (Usa), Ottawa (Canada), Siviglia, ecc. Ha tradotto in italiano scrittori e saggisti spagnoli e latinoamericani tra cui Carlos Fuentes, Ernesto Sabato, Julio Caro Baroja, Javier Tomeo, Juan Marsé, Julio Ramón Ribeyro, Tununa Mercado, ecc. Dal 2001 al 2009 ha insegnato Lingua Spagnola presso le Facoltà di Economia e Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Brescia. Dal 2001insegna Lingua e Traduzione Spagnola presso la Facoltà di Lingue e Letterature Straniere Moderne dell’Università degli Studi di Genova.
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Un Amor  de Borges
Regia: Javier Torre,  Sc.:J. Torre, Isabel de Estrada. Int.:Jean Pierre Noher, Inés Sastre, Inda Ledesma, Claudio Gallardou, Alejandro Awada. Argentina, 2000, col., 93’, v.o. spagnola, sott. italiano.

Ispirato al libro di memorie di Estela Canto: Borges a contraluz / Borges in controluce, racconta la passione impossibile di un uomo buono, dalla educazione umanistica e dalla vita austera, che si innamora di una donna più giovane di lui. Quest’uomo si chiama Jorge Luis Borges che, all’età di 46 anni, continua a vivere con la madre, lavora in una modesta biblioteca e non è ancora conosciuto dal grande pubblico…
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Javier Torre
Regista argentino (1950), sceneggiatore, interprete, produttore e scenografo.
Como lui stesso dichiara, nacque con il cinema dentro le vene; infatti, è figlio di Leopoldo Torre Nilsson e nipote di Leopoldo Torres Ríos, due nomi fondamentali nella storia della cinematografia argentina. Ha esaurito tutte le tappe dei segreti della Settima Arte finchè nel 1980 decise di accedere alla regia con Fiebre amarilla/Febbre Gialla. In seguito realizzò Las tumbas/Le Tombe, El camino de los sueños/Il Cammino dei Sogni e Lola Mora, è con El Juguete rabioso/Il Giocattolo Rabbioso che corona l’ambito desiderio di portare l’opera  di Roberto Artl al grande schermo.
Lungo è l’elenco dei Premi nazionali e non vinti dal cineasta, tra i quali spiccano i Premi dei Festival di Huelva, Biarritz, San Sebastián, Santo Domingo, La Habana, ecc.
Il film Las Tumbas fu candidato all’Oscar rappresentando l’Argentina nel 1991.
Inoltre, il regista Torres è autore di tre romanzi: Rubita (Biondina, proibito dalla dittatura militare), Quemar las naves (Bruciare le navi) e Las noches de Maco (Le notti di Maco).

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