Virna Molina (1975) ed Ernesto Ardito (1972) sono nati a Buenos Aires, entrambi sono documentaristi.
Ernesto ha studiato Comunicazione Sociale nell’Università di Buenos Aires ed entrambi Regia Cinematografica nella scuola di Cinema di Avellaneda (IDAC), dove si sono conosciuti ed innamorati.
Nel 2003 debuttano con l’ opera prima, il documentario Raymundo, su Raymundo Gleyzer, regista desaparecido durante la dittatura militare. Il film ottenne 18 premi internazionali ed è considerato il documentario argentino più premiato.
Nel 2008 è la volta di Corazón de Fábrica, sulla fabbrica Zanón di Neuquén, autogestita dai lavoratori. Il film ottenne 9 premi internazionali.
Hanno dettato seminari sul cinema documentario in diverse università del mondo, principalmente negli Stati Uniti, Germania. Sono stati membri della giuri in festival di cinema.
Nel 2010, Ernesto realizzò in solitario il film intitolato Nazión, documentario sulla storia del fascismo in Argentina, premiato due volte in Italia.
Nel 2011 e 2012, Molina ed Ardito fondano e dirigono per il Canal Encuentro, la serie Memoria Iluminada, sulle vite di Alejandra Pizarnik, Raymundo Gleyzer; Maria Elena Walsh e Paco Urondo.
La coppia argentina finora ha girato diversi film per il cinema e la televisione che percorrono il cinema politico, le biografie d’artisti emblematici, come Paco Urondo, Alejandra Pizarnik, Raymundo Gleyzer e María Elena Walsh; recentemente hanno filmato Moreno, sulla vita del pensatore e politico argentino Mariano Moreno, uno dei primi uomini in queste terre che ha lottato e morto per la libertà e l’uguaglianza.
Un elemento caratteristico del duo sono le esaustive ricerche tematiche che funzionano come il nervo di ciascuna delle loro pellicole. Nonostante ciò, nessuno dei loro film ha un linguaggio giornalistico, perché il contenuto è incorporato attraverso la sperimentazione fotografica e di un narrazione ipnotica, che scaturisce domande psicologiche, esistenzialiste ed emotive.
Durante il loro percorso cinematografico la coppia ha ricevuto oltre 30 premi internazionali; sono stati i primi cineasti argentini che hanno partecipato al concorso internazionale del Festival di Cinema Documentario di Yamagata, in Giappone; inoltre, hanno avuto l’onore di aprire il Robert Flaherty Film Seminar, il seminario di documentaristi più prestigioso al mondo.