Graciliano Ramos, uno scrittore cinematografico

Graciliano Ramos nacque il 27 ottobre del 1892 a Quebrangulo (Alagoas ), Brasile.

L’opera di Graciliano Ramos, ottenne popolarità soprattutto con la nascita del Cinema Novo. Ciò che colpisce della letteratura gracilianesca è la varietà di tematiche: difatti, l’unico testo che si occupa della terra e del sertão è Vidas secas.

Sosteneva Antônio Cândido: “Gracilano non si ripete  tecnicamente: per lui un’esperienza letteraria effettuata, era un’esperienza superata. Quindi, la varietà della sua opera è relativamente parca, e l’esaurimento dei filoni lo portò a passare dall’invenzione alla testimonianza”.

Fu Nelson Pereira dos Santos a portare per primo l’opera di Graciliano Ramos sullo schermo, trattasi di Vidas secas; la sua fruttuosa produzione letteraria di cui il cinema gli è debitore annovera: Vidas, secas, São Bernardo, Memórias do cárcere, O Ladrão, O menino da terra pelada (cartoni animati); e Caetés.

l’intreccio di Vidas secas si svolge durante gli anni 1940-42, fra due secas che colpirono il Nordeste. Il film, a quest’opera immortale, inizia con una riflessione sul nordeste brasiliano dove allora vivevano 27 milioni di abitanti nella miseria assoluta. G. Ramos scrisse Vidas secas economizzando le parole, poiché (diceva in una delle sue riflessioni) “Il vero scrittore non mette mai nella sua opera; il meglio del suo lavoro si compie nell’animo dei suoi lettori”.

A Rio de Janeiro, nell’agosto del 1963, Vidas secas fece il suo debutto; malgrado le buone critiche dei giornali, il film fu tolto dal circuito nazionale per la potente MGM.

Attraverso il film, il regista descrive il sertão, la vita dei transumanti, l’arretratezza e la loro principale nemica: la siccità, con il carico di problemi che essa comporta per i sertanejos. Così, il regista dipinge la fame dovuta alla siccità, senza però soffermarsi su questo argomento: egli va oltre, accusando la cecità dei governanti. Per questo motivo la pellicola ha anche una finalità di propaganda politica: i governanti dovranno, per salvare la situazione, realizzare un’urgente riforma agraria.

Di questo capolavoro di Nelson possiamo apprezzare il modo con cui il regista si attiene fedelmente sia all’autore che al testo, ed anche perché conferisce alla donna valori e forza che anticipano il movimento femminista.

Vidas secas (terzo film della sua filmografia dopo i pregevoli Rio, 40 gradi e Rio Zona Norte) appartiene alla nascita del Cinema Novo. Gli altri due film che conformano la “Trilogia da Terra” insieme a Vidas secas sono: Os fuzis (Rui Guerra) e Deus e o diabo na terra do sol (Glauber Rocha).

Per la realizzazione di Memórias do cárcere, Nelson aspettò 21 anni. Nelson si vide costretto a rimandare questo progetto sino a 1984, principalmente perché non esistevano le condizioni politiche adeguate.

Vidas secas riceverà vasti consensi nelle platee internazionali anche grazie alla partecipazione al Festival di Cannes del 1964.