Jorge de Lima 

Oggi ricordiamo il LXVI anniversario della scomparsa del poeta brasiliano Jorge Mateus de Lima. Fu politico, medico, poeta, romanzere, biografo, saggista, traduttore e pittore. Inizialmente si dedicò all’alessandrinismo, successivamente si trasformò in modernista.
Jorge nacque a União dos Palmares il 23 aprile del 1893, era figlio di un commerciante; più tardi, nel 1902, si trasferì nella città di Maceiò, con sua madre e i suoi fratelli. Nel 1909, iniziò gli studi di medicina a Salvador per poi concluderli a Rio de Janeiro nel 1914; nello stesso anno pubblicò il suo primo libro: XIV Alexandrinos.
Nel 1915, ritornò a Maceiò e si dedicò alla medicina, oltre che alla letteratura ed alla politica. Nel 1930, quando da Alagoas  passò a vivere a Rio, aprì un consultorio in Cinelandia, trasformandolo anche in galleria d’arte e salotto culturale. Grande punto di riferimento, quel locale vide passare intellettuali come Murilio Mendes, Gracialiano Ramos e Josè Lins do Rego. Questo periodo fu molto fecondo per Jorge: pubblicò approssimatamene dieci libri, solo 5 di poesia; risalgono a quest’epoca le opere O Mundo do Menino Impossivel e Essa Negra Fulò.
Il poeta si dedicò anche alla carriera politica ricoprendo l’incarico di deputato dal 1918 al 1922.
Nel 1935, Jorge de Lima si convertì al cattolicesimo. A partire da questo momento, molti dei suoi poemi passarono a riflettere la sua religiosità. Risalgono a quest’epoca le opere Tempo e Eternidade, Invençao de Orfeu e Livro de Sonetos. Nel 1939, Jorge passò a dedicarsi alla scultura. Un anno dopo, ricevette il Grande Premio de Poesia, donato dall’ Academia Brasileira de Letras.
Nel 1952, pubblicò il suo libro più importante, Invençao de Orfeu.
Il 15 novembre del 1953, morì a Rio de Janeiro.
Fonte: https://gianzinho-culturabrasil.blogspot.com/