Fernando Birri è nato il 13 marzo 1925 a Santa Fe de la Veracruz (Argentina). In giovanissima età si occupa di poesia, pubblicando il libro Orizzonte della mano; di teatro, fondando e dirigendo il “Retablillo de Maese Pedro”, un gruppo teatrale ambulante di burattini, e successivamente il “Teatro Universitario del Litoral”; di cinema, costituendo il “Cineclub Santa Fe”. Nel 1950 si trasferisce a Roma dove si diploma (1952) al Centro Sperimentale di Cinematografia. In Sicilia dirige il suo primo documentario Selinunte. Tornato in Argentina, nella sua Santa Fe fonda I’Instituto de Cinematografia de la Universidad del Litoral e gira la prima inchiesta di argomento sociale filmata in America Latina: Tire dié (1956/58). Lancia il suo manifesto “Per un cinema nazionale, realista, critico e popolare” individuato più tardi come il primo atto del “nuovo cinema latinoamericano”. Il suo primo film a soggetto e Los inundados del 1961,che ha vinto il premio Opera prima alla XXIII Mostra del Cinema della Biennale di Venezia.
NeI 1963, costretto a lasciare l’Argentina, raccoglie la sua esperienza nel libro La scuola documentarista di Santa Fe. Un’esperienza – pilota contro il sottosviluppo cinematografico in America Latina. Fernando Birri è stato assistente di Carlo Lizzani nel film Ai margini della metropoli (1953), di Vittorio De Sica e Cesare Zavattini nel film Il tetto (1954) e ha sceneggiato col regista messicano Emilio Fernàndez El Indio, un remake de Las abandonadas, nel 1955.
Nel 1965, in base a un suo soggetto, ha scritto con Vasco Pratolini la sceneggiatura di Mal d’America, un film di lungometraggio fino ad oggi non realizzato. Nel 1969 ha sceneggiato, con Ansano Giannarelli, Sierra Maestra di Giannarelli, di cui è anche interprete. Ha recitato inoltre ne Gli sbandati (1955) di Francesco Maselli, in Non ho tempo (1971) di Ansano Giannarelli, in La rosa de los vientos (1982) di Patricio Guzmán.
Nel 1979, al termine del lungo lavoro sul film sperimentale a soggetto Org, lancia il suo Manifesto del comunismo o comunismo cosmico: Per un cinema cosmico, delirante e lumpen. Il suo primo ciclo di opere comincia ad essere considerato di importante interesse cinematografico e viene ‘riscoperto” nelle numerose retrospettive che festival ed incontri internazionali gli hanno dedicato in questi ultimi anni: Benalmadena, Pesaro, Lille, Mèrida, la Cinémathèque Frangaise a Parigi, Horizonte a Berlino, Salvador de Bahia, Bilbao, Bogotà, il National Film Theatre di Londra, Milano, New Delhi, ecc.
Nel 1982 ha fondato nell’Universidad de Los Andes a Mérida, in Venezuela, il Laboratorio Ambu- lante de Poéticas Cinematograficas Catedra Glauber Rocha, per spostarlo poi a Roma, Bilbao, Città del Messico, Managua, Bogotà, Medellin, Luanda, Maputo, Stoccolma, Goteborg, Buenos Aires.
Il suo Poema sotto forma di scheda filmografica è uno dei punti più alti della sua attività di teorico, saggista e docente cinematografico. E stato anche giurato in numerosi festival internazionali ed e autore di vari libri inediti di poesia e di una continua sperimentazione pittorica. Invitato nel 1985 dall’lnstituto Nacional de Cinematografia argentino, per reintegrarsi ufficialmente dopo 22 anni nella vita culturale del suo paese, la sua prima attività è stata quella di tornare alle sue origini di cineasta formatore di cineasti, dando vita al seminario Memoria e Futuro. La Scuola documentarista di Santa Fe e il “Nuovo cinema latinoamericano” il cui risultato pratico sarà un nuovo film-scuola.
Nel 1988 ha realizzato un film tratto da un racconto di Gabriel Garcia Màrquez (Un signore molto vecchio con delle ali enormi) col quale ne ha scritto anche la sceneggiatura. Gli anni dal 1986 al 1990 sono stati dedicati alla fondazione e alla direzione della “Escuela lnternacional de Cine y TV de Tres Mundos (Amèrica Latina y el Caribe, Africa y Asia)” a Cuba.
Il suo nuovo film EI siglo del viento ispirato a Memoria del Fuego di Eduardo Galeano e lungamente preparato e meditato per molti anni, segue al documentario Che, La muerte de la utopia? e segna, unitamente alla pubblicazione del volume El Alquimista democràtico, la nuova primavera creativa del grande artista argentino, Presidente del Festival del Cinema Latino Americano di Trieste.
Fonte: http://www.alacremona.org/cine/Cine2000/ALAC-Cine2000-Birri-i.htm#bio