II Festival di Cinema sull’Ambiente Latinoamericano

ROMA Dal 29 al 31 agosto 2011

2° Festival di Cinema Latinoamericano sull’Ambiente

Roma, Isola Tiberina 29 -31 Agosto 2011

“Lo sguardo latinoamericano sul Pianeta e la Natura”

Dopo i numerosi riconoscimenti nazionali e internazionali ottenuti con la prima edizione del 2010, anche quest’anno, da lunedì 29 agosto a mercoledì 31 agosto a Roma, l’Isola Tiberina sarà il red carpet della 2° edizione del Festival di Cinema Latinoamericano sull’Ambiente, curato dall’Associazione Nuovi Orizzonti Latini e in collaborazione con l’Isola del Cinema.

Nell’ambito della prestigiosa rassegna cult dell’estate romana, “L’Isola del Cinema”, i tre giorni del 2° Festival di Cine- ma Latinoamericano sull’Ambiente offre una programmazione ricca di tre anteprime europee e tre anteprime mon- diali e con la partecipazione straordinaria in sala di diversi registi stranieri ospiti della kermesse, tra i quali i venezue- lani Miguel Alvarado e José Márquez direttori di “Poema bajo el Lago” invitati dall’Ambasciata del Venezuela, e i registi spagnoli della “Organización Culturas Indómitas ” autori di “Shuares del Ecuador” e “Coca e identità Culturale”.

Il Festival cinematografico ha in programma 15 titoli originali tra film, lungo e cortometraggi provenienti da: Argentina, Bolivia, Cile, Perù, Messico, Ecuador, Colombia e Venezuela e annovera in anteprima Europea il documen-tario sul Premio Nobel per la Pace, Adolfo Adolfo Pérez Esquivel.
Il 2011 è stato proclamato dall’ONU, l’Anno Internazionale delle Foreste, fondamentale patrimonio della Terra e per questo motivo è stato programmato un documentario sull’iniziativa lanciata dal Governo ecuadoriano, riguardante la protezione del Parco Naturale Yasuní – ITT, considerato riserva mondiale dall’UNESCO.

La serata di inaugurazione ( il 29 agosto alle ore 21:00) , sarà introdotta da Cecilia Rinaldini, giornalista del Giornale Radio Rai; seguito da un saluto di Giorgio Ginori, direttore dell’Isola del Cinema, e dall’ intervento di Don Tonio Dell’Olio, responsabile del settore internazionale di Libera – Associazioni nomi e numeri contro le mafie – che è Partner Istituzionale unitamente con l’Accademia Internazionale di Scienze Ambientali di Venezia (IAES), presieduta dal Premio Nobel per la Pace, l’argentino Adolfo Pérez Esquivel, e dal Ministerio de Poder Popular para la Cultura de Venezuela, e dalle Ambasciate di Argentina, Bolivia, Ecuador e il Consolato del Perù a Roma.

Inoltre il Festival ha ricevuto il patrocinio di partner istituzionali di prestigio, come l’Assessorato alla Cultura della Provincia di Roma e della Lega delle Cooperative Sociali del Lazio.

Ringraziamo il sostegno di ECOSMORZO, Alberico Albarella S.A.S, Equo%percento; Agriturismo “Il Capannaccio”, Baires, e del Rist. Etnico “La Fortaleza del Inca”.

Vedi il trailer del progetto Yasuní: http://www.youtube.com/watch?v=9z8rE4O0gRc

Programma

II Festival di Cinema Sull’Ambiente Latinoamericano

Dal 29 al 31 agosto
Inaugurazione: intervento di Don Tonio Dell’Olio, Ass. Libera, Saluto del Direttore dell’Isola del Cinema, Dott. Giorgio Ginori. Invitati rappresentanti delle Ambasciate di Ecuador, Repubblica Bolivariana del Venezuela e del Consolato del Perù.

CineLab – Isola Tiberina, 29 agosto, Ore 21:00
Poema bajo el lago
Regia: Miguel Alvarado e José Márquez, Venezuela, 2011, animazione, 6’

Un magico percorso narra i meravigliosi contrasti del Lago di Maracaibo, i suoi spettacolari paesaggi, la sua fauna esotica, i suoi speciali fenomeni naturali e il suo rapporto d’amore e oblio con l’uomo, che sussurra un richiamo di avvertimento di fronte al pericolo che corre.
Poema Bajo el Lago è il risultato di una lunga ricerca su uno dei nostri più grandi tesori naturali “Il Lago di Maracaibo”.
Sperimentando tendenze della poesia audiovisiva emerge questo documentario d’animazione ibrido , che  esamina le più grandi bellezze e i tesori nascosti del lago più grande del Sudamerica e il suo contrastante deterioramento provocato dalla noncuranza del nostro ambiente

Registi in sala
Tierras de agua dulce
Regia: Ana Cristina Henríquez, Venezuela, 2010, 52’, V.O. Spagnolo, Sott.
Inglese/Italiano
Il documentario della venezuelana Ana Cristina Henríquez, che ha scritto, prodotto e diretto, parla dell’impor-
tanza di conservare il dinamismo naturale delle acque nelle pianure venezuelane, le quali sono considerate come la terza zona umida più grande del Sudamerica.
Il documentario esalta la bellezza delle pianure venezuelane, e soprattutto il loro valore come uno degli ecosistemi più produttivi della Terra, la cui fragilità mette in pericolo un ricorso sempre più scarso come quello dell’acqua dolce.
“Tierras de Agua Dulce” ha ottenuto molti premi in diversi festival venezuelani ed internazionali, tra i quali ricor-diamo: Primo Premio nella categoria Ambiente e Sviluppo Sostenibile, del IV Incontro ispanoamericano di Video Documentario Indipendente (Messico); Mención Especial, categoria Ramsar MedWet, Ecofilms, del Festival Interna-zionale di Cinema + Arti visive di Rodos (Grecia); e Progetto vincitore del I Concorso Nazionale di Documentari del CONAC (Venezuela).
A seguire aperitivo

Segue:
La travesía de Chumpi/ La traversata di Chumpi



Dir: Fernando Valdivia – Perú (2009). 47´, v.o. Spagnolo/Ashuar/ Sott. Italiani
Il film focalizza tre generazioni dell’etnia Achuar (selva peruviana), un bambino di nome Chumpi, suo padre Secha
e suo nonno Irar, e ci racconta sul viaggio che fecero alla cascata sacra in cui i due uomini adulti hanno ricevuto visioni quando erano giovani…

Ore 23:00
Yasuni, Two seconds of Life
Documentario (Ecuador, USA., Austria)
Regista: Leonardo Wild, 2010, 93’, V.O. Spagnolo/Inglese, Sott. Inglese.
Yasuni – dos Segundos de vida racconta la proposta del presidente dell’Ecuador di non sfruttare i giacimenti
petroliferi delle terre del Parco nazionale di Yasuni.
In cambio, si augura che i paesi industriali coprano le spese di preservazione dei “polmoni verdi” del Pianeta.
Infatti è la metà del prezzo che l’Ecuador riceverebbe per il greggio. Inoltre questo denaro sarà utilizzato per la protezione della selva che ospita la più grande biodiversità del mondo così come per gli indigeni che abitano nell’area del Yasuni.
Questo documentario chiarisce la faccenda di questa proposta eccezionale alla comunità globale e arricchisce le opi-
nioni di tutti i partiti, sia quelli politici che scientifici, rappresentanti delle compagnie petrolifere o gli indigeni stessi,
Questo vasto e in parte allarmante film, è smussato da un viaggio musicale attraverso l’Ecuador.

30 agosto – dalle ore 21:00
Shuares del Ecuador
Regia: Organización Culturas indómitas, Spagna/Ecuador 2010, 30’,
V.O. Spagnolo/Shuar, sott. Italiano.
Il documentario tratta sulla vita quotidiana del Popolo Milenario Shuar, la maggior parte di loro vivono ancora in comunità all’interno della selva amazzonica, nelle provincie di Morona – Santiago, Pastaza e Zamora Chinchaya, al sud dell’Ecuador.
Anteprima mondiale
Registi in sala
Coca e Identidad Cultural
Regia: Organización Culturas indómitas, Spagna/Bolivia, 2011, 30’, V.O. Spagnolo,
Da tempi immemorabili, la Foglia di Coca forma parte inseparable delle diverse Culture Andine. Il documentario
racconta la pratica millenaria e culturale di masticare foglie di coca da parte delle popolazioni indigene dei
Paesi dell’America del Sud.Sono scarsi gli aspetti della vita di questi popoli dove non sia presente la Foglia di Coca.
Anteprima mondiale
Registi in sala
Segue Aperitivo

dalle ore 23,oo circa
Fin del Mundo alla scoperta della Terra del Fuoco

 

Regia: Davide Demichelis – Cile, 2010, 52′ , doppiato it
C’è anche un po’ di Italia nella Terra del Fuoco. E’ l’Italia del ghiacciaio Garibaldi, della punta Biella, del monte Italia e del fiordo De Agostini. Ed è stato proprio un certo De Agostini, al secolo padre Alberto Maria, a lasciarne traccia nella “Fin del Mundo”. Fratello del fondatore della nota casa editrice, il missionario salesiano Alberto Maria De Agostini, cartografo, esploratore, alpinista, fotografo, scrittore, documentarista, è vissuto ed ha lavorato per mezzo secolo nella  Terra del Fuoco, dal 1910 al 1960. I documentari, i libri e le fotografie di De Agostini ci consegnano le ultime testimonianze di una Terra del Fuoco che non c’è più: è la Terra degli indigeni, che hanno condotto il missionario alla scoperta delle regioni più inesplorate della “Fine del mondo”. I nativi sono scomparsi, vittime dei coloni, e in partico-
lare degli allevatori. Le ultime immagini degli indios le ha girate proprio padre De Agostini, che ha cercato nutilmente di difenderli. A cent’anni dal primo sbarco di De Agostini nelle Terre Magellaniche e a cinquanta dalla sua morte.

31 agosto- dalle ore 21:00
Adolfo Pérez Esquivel, otro mundo es posible
Dir: Miguel Mirra, Argentina, 100’, 2010, V.O. Spagnolo
La sua infanzia e la sua gioventù (del Premio Nobel Pérez Esquivel) I suoi cinquant’anni con Amanda. Suo figlio e il compagno Leonardo. Il servizio di pace, giustizia, difesa dell’Ambiente e dei Popoli Originari. La prigione. Le madri de Plaza de Mayo. Il premio Nobel.Il suo impegno in Nicaragua. Il debito estero. La lotta contro l’ALCA. Il vertice dei Popoli. Haiti, molto prima dell’ipocrisia. L’Argentina. I giovani per la pace. Il saccheggio e l’inquinamento. L’America Latina. Quattro parole: Pace, giustizia, lotta e speranza. E non solo parole. Perchè un altro mondo è possibile.
Anteprima europea

Ore 23:00
Shipibo: La película de nuestra memoria.
Regia: J. Claire Odland e Fernando Valdivia Gómez, Perù, 2011, 52′ V.O. Shipibo/Spagnolo/Sott. Inglese.
Nel 1953 l’antropologo Harry Tschopik Jr. percorse con la sua camara i Popoli Shipibos dell’Amazonia peruviana
e realizzò il film “Los Hombres de la Montaña/Gli Uomini della Montagna”. 50 anni dopo ricercatori del Museo Field trovarono negli archivi del Museo Americano de Historia Natural immagini che compilarono in un video. Solo dopo diverse generazioni, il Popolo Shipibo ha potuto vedere il film.
Una troupe del Museo Field ha visitato la conca del fiume Ucayali per presentar il film di Tschopik e raccogliere le testimonianze dei Shipibos: Quanto c’è di attuale nel film? Cosa pensano i Shipibos sulla loro identità, sul cambio climatico, sul futuro dei loro bambini?
Anteprima mondiale

El precio de la semilla
Regia: Miguel Vassy, Argentina, Brasile, 2010, 52’, V.O. Spagnolo, Sott.
Inglese.
Dai tempi della colonizzazione, le terre in Argentina appartenevano a pochi. Oggi, un nuovo modello di
sfruttamento spelle gli ultimi contadin, intossica le popolazioni e copromette la sovranità alimentare
del Paese. Il documentario é un viaggio per terre argentine che colloca in evidenza i danni provocati per
l’agroindustria.
Anteprima europea